LETIZIA FUOCHI - Inchiostro
Letizia Fuochi, dopo otto anni da interprete e autrice di teatro canzone, torna con un lavoro discografico pubblicato da Materiali Sonori. Inchiostro si presenta come uno sguardo nuovo, più consapevole, autoironico, appassionato, autobiografico: ogni brano è una storia vissuta intensamente in un costante confronto con la realtà. Al suo fianco il chitarrista Francesco Frank Cusumano, con cui Letizia collabora dal 2011, autore degli arrangiamenti del progetto. E poi Daniele Bao, Claudia Duranti (arpa); Michele Staino (contrabbasso); Pablo Cancialli (percussioni); Oretta Giunti (batteria) e Rio Mezzanino. "I testi sono il primo colpo al cuore, il primo propellente per l’attività della mente, del pensiero, che arriva da questa raffinata raccolta di canzoni che conferma le qualità della cantautrice fiorentina e la sua maturità artistica..."
Inchiostro: indelebile come la voce del bosco e la carezza del sole nel mare, come l'odore della nepitella dopo un acquazzone in agosto, come la mia infanzia in estate. Indelebile come le ferite, come ogni voragine, vertigine e risalita. Indelebile come il Duende andaluso e i sogni della Cupaima, indelebile come l'amore che ho fatto e quello che ho subìto. Traccia permanente del cuore, cicatrice del sangue, respiro profondo: quello della musica che ho masticato, delle emozioni che mi hanno at-traversata e dei ricordi che mi hanno nutrita. Indelebile, come queste canzoni nas-coste da molto tempo nei miei desideri. Non sono fatta per la vita, in me è tutto in-cendio! - diceva la poetessa Marina Cvetaeva - Io sono una creatura scorticata a nudo mentre tutti voi portate la corazza. E' così. Devo essere amata in modo del tutto straordinario per poter amare straordinariamente: brucio, dunque sono. Questa, sono anche io.
[Letizia Fuochi]
Letizia Fuochi, voci, testi e musiche
Francesco Cusumano, chitarre classiche, acustiche, elettriche,
basso, arrangiamenti
Daniele Bao, programmazioni, archi, trombone, arrangiamenti
Oretta Giunti, batteria
Pablo Cancialli, percussioni
Michele Staino, contrabbasso
Claudia Duranti, arpa in "Dolceamaro"
Rio Mezzanino, arrangiamenti in Indelebile
Registrato e mixato da Daniele Bao presso Parsifal Recording Studio
Digital editing: Fabrizio de Carolis - Reference Studio, Roma.
2017 © materiali sonori edizioni musicali
LETIZIA FUOCHI
Cresciuta con le canzoni dei cantautori italiani, Letizia comincia all’età di 9 anni a cantare e suonare la chitarra. Musica e spettacolo sono elementi ricorrenti in famiglia: è nipote di Tina Allori, una delle cantanti più note della RAI degli anni Cinquanta. L’incontro che le cambierà vita e la dimensione interiore sarà quello con Fabrizio de André nel luglio del 1998. Oltre alla musica si dedica alla recitazione: trova così, nella forza comunicativa, espressiva ed emozionale del Teatro canzone, la sua principale attività e ispirazione. Sulla scena dal 1999, ha pubblicato Finito e infinito (2002), Come l’acqua alla terra (2009), e un singolo Donna Nigra (2010) diventato la canzone manifesto per la battaglia internazionale contro le mutilazioni genitali femminili. Come regista, attrice e autrice, conta numerosi recital e varie collaborazioni artistiche con attori e musicisti: Il Coraggio negli occhi di Lucia (2017); Non insegnate ai bambini (2017); L'altra me (2017); Tra Gaber e Faber (2016); Riflessi d'Autore (2016); Lo sguardo della musa (2016); L'incanto della Poesia (2016); Noche Negra. Storia di Gerda Taro, Blanca Mariposa, reporter di guerra (2014); Tina Allori. La bella voce della Radio (2014); Arcipelago Ivan. Vita, donne ed emozioni di Ivan Graziani (2014); Le Voci del Duende. Canzoni e passioni da Cadice a Mosca (2014); Facciamo Musica con Tre Soldi. Poesie e Canzoni di Bertolt Brecht (2013); Dialoghi con il signor G. (2013) Neve di carta (2013); Non fu sogno né sonno. Storia di una donna e del vento di Marzo (2012); Come l’acqua alla Terra. Il racconto (2012); Incanto attorno al fuoco. Dalla poesia medievale alla canzone d’autore (2011); Se Potessi Calamandrei. Questo cerco nel presente (2011); Eteronima, l’altra me (2011); liriche per l’opera musicale per ragazzi Scacchi (2008); coautrice di Donne Violate patrocinato da Amnesty International (2007); autrice delle musiche per gli spettacoli ...se v’assiste la memoria (2005) e L’arte del sole e della luna. Cyrano de Bergerac (2004).
Da gennaio 2011 inizia la collaborazione e il sodalizio artistico con il chitarrista Francesco Frank Cusumano.
Dall’agosto 2011 ad aprile 2016 è stata la voce ufficiale dei Mediterranea, band tributo di Fabrizio de André.โจNel Settembre 2014 ha aperto il concerto di Mauro Pagani presso la Cavea del Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze.
Nel Dicembre 2014 è stata ospite di Anna Bischi Graziani a Teramo, con Le Pazze sul Fiume, al Festival Pigro intitolato ad Ivan Graziani.โจNel Maggio 2015 è in scena al fianco di Enzo Decaro per uno spettacolo dedicato a Ivan Graziani.
Da Gennaio 2016 collabora con Catalyst - centro di ricerca, produzione e scuola di teatro – per lo spettacolo L'Albero della Memoria con la regia di Riccardo Rombi.
Nel marzo 2017 inizia a lavorare al progetto discografico "Inchiostro".
A PROPOSITO DI INCHIOSTRO, IL DISCO DI LETIZIA FUOCHI
I testi sono il primo colpo al cuore, il primo propellente per l’attività della mente, del pensiero, che arriva da questa raffinata raccolta di canzoni che conferma le qualità della cantautrice fiorentina e la sua maturità artistica.
Poi parte il gustoso intreccio tra voce, sapientemente modulata, alternativamente ruvida e dolce, e musiche, anche queste create dall’artista; che indosserà pure “un vestito di stoffa bruciata”, come sostiene nel primo brano, Canzone del tempo presente, ma lo sa indossare con eleganza; e vogliamo parlare della delicatezza di Dolceamaro (già Canto de’ Pazzi)? Nel “cantuccio del mondo” che l’angolo fiorentino ricordato tra parentesi rappresenta, “dolceamaro… è il contatto con un ricordo che si ama e si teme”, e questi squarci poetici sono immersi in una musica sinceramente evocativa, senza rinunciare ad affondi nella dimensione dell’ironia (basti pensare a Il mio analista scuote la testa, ma non solo) e a ritmi che pescano sapientemente nella tradizione popolare rinnovandola e mostrando capacità originali di rielaborazione e di ricerca.
Un bell’esempio in questo senso è Festa di paese, che ha quasi un sapore boborondelliano e un guizzo tale da inverare ciò che si promette alla fine della canzone: “con un tango t’incanterò, e sulla musica vi stupirò”.
Attimi della vita quotidiana, sentimenti di disagio, straniamento e tutte le asperità e le tenerezze dell’amore, la fanno da padroni, riuscendo a miscelare in modo convincente “piani alti” e semplice gradevolezza dell’ascolto, invito alla riflessione e scanzonata voglia di vivere, per rendersi e renderci “consapevoli di sé, della propria immensa solitudine”, come in chiusura de L’antro della fata.
Una citazione a parte merita anche Indelebile, ultimo gioiellino della ricca raccolta: ospiti, Rio Mezzanino; un brano che sa graffiare il “silenzio inevitabile della realtà”, e che contribuisce a rendere l’intero percorso musicale e canoro qui offerto “indelebile, come l’inchiostro”. [Massimo Seriacopi]
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